Sei allergico al lattice e non sai come fare per indossare guanti da lavoro che proteggano la tua pelle al meglio senza provocare spiacevoli reazioni?
In questo articolo ti spiegheremo proprio quali sono le alternative riguardanti i guanti ad uso professionale in materiali differenti dal lattice.
Sappiamo infatti che i guanti in lattice rappresentano una soluzione efficace nella protezione cutanea di chi li indossa e che sono adatti a differenti settori di utilizzo professionale, dal medicale all’industriale, passando per l’estetica e le imprese di pulizie.
Tuttavia, sappiamo anche che questo materiale si caratterizza come sostanza allergizzante per molte persone e per questo motivo riteniamo sia importante parlare di guanti professionali in materiali altrettanto efficienti e resistenti.
Iniziamo!
Il Nitrile, la prima alternativa al lattice
Se dovessero chiederci quale sia l’alternativa migliore al lattice per guanti da lavoro resistenti e che non provocano fastidi cutanei, la nostra scelta ricadrebbe senza dubbio su quelli in nitrile. Tra l’altro, uno dei plus di questo materiale è che si può tranquillamente utilizzare anche nel settore Ho.Re.Ca, nella produzione e commercializzazione degli alimenti e nella ristorazione, ambiti in cui, al contrario, si sconsiglia l’utilizzo dei guanti in lattice.
Rappresentano una protezione efficace anche in questi contesti d’utilizzo grazie alla loro ottima resistenza chimica e meccanica e all’idoneità al contatto con la gran parte degli alimenti. Ciò non toglie che i guanti in nitrile siano, al pari di quelli in lattice, perfetti anche nel medicale, nel dentale, nel settore estetico/parrucchieri, per tatuatori e imprese di pulizie/servizi, nel mondo industriale.
Ma cos’è tecnicamente il nitrile? Denominato anche NBR (Nitrile Butadiene Rubber) è un materiale di origine sintetica derivato dalla polimerizzazione di Acrilonitrile e del Butadiene. È stato definito anche “gomma sintetica”, poiché la materia prima si trova allo stato liquido (come il lattice e a differenza del PVC-Vinile) e per la sua capacità di emulare la gomma in elasticità.
Il vinile, per guanti non in lattice economici e resistenti
Un’alternativa per guanti non in lattice particolarmente resistenti sono quelli in vinile, a volte composti anche da una percentuale di nitrile. Si tratta di una soluzione davvero ottima per chi lavora in ambiti dove si ha un elevato consumo di guanti monouso: settore medicale, RSA, cliniche, ecc
Va’ detto che la resistenza meccanica di questo prodotto è minore rispetto a quella dei guanti in lattice e in nitrile, a causa della scarsa coesione molecolare.
Per questo risultano meno elastici e più inclini a rotture/lesioni e quindi sconsigliabili per chi lavora a contatto con materiali pericolosi, soprattutto di natura biologica.
Osservando questo materiale più da vicino, è una derivazione di granuli del PVC (Polivinilcloruro), uno dei tipi di plastica più usati, e anche di plastificanti (in maggioranza ftalati), che lo rendono flessibile e modellabile.
Diversamente dagli altri due, i guanti in vinile fanno riferimento alla normative inerenti i materiali plastici.
Il polietilene, garanzia di massima economicità e facilità d’impiego
I guanti da lavoro in polietilene possono essere realizzati con due diverse tipologie di polietilene: ad alta intensità (HDPE – High Density PE) o a bassa intensità (LDPE – Low Density PE).
Il primo risulta più rigido e duro ed è particolarmente economico, spesso utilizzato in stazioni di rifornimento e negli ortofrutta. Il secondo, invece, è più duttile, meno rigido e quindi consigliato in contesti in cui la sensibilità delle mani deve rimanere alta.
Ma cos’è questo polietilene? Puoi “scovarlo” sotto la sigla PE ed è una plastica molto usata e poco costosa, oltre che molto stabile a livello chimico e che rappresenta un isolante eccellente per film e sacchetti a contatto con alimenti.
Esiste poi anche il CPE o Cast PE, ovvero una formulazione di Poliuretani che nei guanti monouso ha una finitura zigrinata e che conferisce sensibilità e capacità di presa di livello altissimo.
In ultimo, ci sono loro, i guanti in TPE (termoplastici elastomeri), molto sensibili e con presa efficiente, ottimi per chi maneggia alimenti grassi e oleosi caratterizzati anche da uno spessore maggiorato in grado di offrire notevole resistenza.
Guanti supportati, ergonomici e versatili
Hai mai sentito parlare di guanti da lavoro supportati? Sono guanti protettivi in tessuto rivestito che si realizzano immergendo il guanto in tessuto a maglia in un liquido come nitrile o poliuretano.
Protettivi, resistenti e confortevoli in molteplici ambiti di utilizzo professionale, se rivestiti in nitrile o poliuretano diventano ancora più versatili, sicuri e resistenti. Hanno un’ergonomia e una vestibilità senza precedenti grazie alle loro doti di resistenza meccanica ed elasticità.
Sono guanti da lavoro multiuso molto protettivi, resistenti e comodi in tutti i contesti di utilizzo professionale. Nella loro versione con rivestimento in nitrile, sono particolarmente raccomandati per utilizzo in ambienti umidi e oleosi. Nella versione con rivestimento in poliuretano invece sono meglio adatti ad uso in ambienti asciutti.
Reflexx ti aiuta a scegliere i tuoi guanti non in lattice
Dopo aver scoperto quali sono le alternative migliori per guanti da lavoro non in lattice, puoi scegliere la tipologia di guanti più idonee alle tue esigenze professionali sul nostro sito e richiederci un preventivo personalizzato.
Hai bisogno di un aiuto nella scelta? Siamo qui per fornirti una nostra consulenza senza impegno, contattaci!